Londra, British Open per Molmenti

Molmenti

E’ il primo test verso i Mondiali 2015, pass per Rio2016
Londra, British Open: Molmenti 4° in qualifica

Lee Valleydi Londra, al British Open, primo test testare il canale che il prossimo anno metterà in palio il titolo iridato e il pass olimpico per Rio 2016, in qualifica (due manche) Daniele Molmenti chiude 4° in 1’34”11 a 1’55” da Joe Clarke (nella prima manche 2°).
“Questi sono test importanti per capire bene cosa mi serve per allenarmi al meglio il prossimo anno” dice l’olimpionico di kayak a Londra 2012.
Buono il ritorno alle gare dell’azzurro della Forestale dopo l’infortunio al collo che gli ha impedito di partecipare all’ultimo mondiale.
Domani semifinali e finali. Il 30enne di Torre di Pordenone rimarrà a Londra fino a giovedì.

BRITISH OPEN “Ho protestato ma a Londra non c’è la prova video. Sto bene, sono soddisfatto”
Daniele Molmenti fuori per una penalità non commessa
“Mi giocavo il podio, la strada è quella giusta”

Daniele Molmenti torna da Lee Valley (giovedì sarà in Italia) con la risposta che cercava: la strada imboccata è quella giusta. Se la sta spianando proprio verso Londra che il prossimo anno ospiterà i Mondiali validi per il titolo iridato e il pass a Rio2016.

CRONOMETRO OK E’ questa la chiave di lettura del primo test che l’olimpionico di Torre di Pordenone ha effettuato in terra londinese. Il risultato di oggi, che l’ha escluso dalla finale (14° in 1’34”56), non deve trarre in inganno. Parlano il cronometro e un errore dei giudici: “In semifinale ho chiuso con il secondo tempo al termine di una gara “pulita”, condotta con la giusta concentrazione. Io e il mio allenatore Ferrazzi siamo soddisfatti della prestazione. Mi sono state attribuite due penalità: la prima c’era – ma mi sarei qualificato ugualmente -, la seconda invece no. Abbiamo protestato però qui, a Londra – spiega il 30enne della Forestale -, non utilizzano la prova video”.

I FATTI Cos’è successo? “Il vento presente ha fatto ondulare la porta incriminata ancora prima che la passassi. Il movimento è continuato anche subito dopo il mio transito, traendo in inganno il giudice il quale era convinto che l’avessi toccata. Ma il video ha mostrato chiaramente la correttezza della mia azione, così ho invitato il giudice capo – continua l’azzurro – a vederlo: se n’è reso conto e mi ha dato ragione, ma non ha potuto fare nulla”.

LA SOSTANZA Uscire così in semifinale brucia, però rimane la consapevolezza di esserci. Di tornare a riassaporare quelle sensazioni precedenti al recente Mondiale, a cui ha dovuto rinunciare a causa di un incidente subito due giorni prima della sua partenza per gli Stati Uniti. “Nonostante non sia un periodo di gare mi sarei giocato la medaglia con i migliori”.

Avanti così, per le vittorie che contano davvero.